Per il ciclo liber-ando Coltiviamo lettrici e lettori liberi dagli stereotipi…

“Vivian era misteriosa. Portava camicie da uomo, imprecava in francese, conosceva a memoria tutti i racconti di O. Henry, camminava come un uccello. E così, come un trampoliere dalle lunghe gambe, ha attraversato il suo tempo fotografandolo.”

Cinzia Ghigliano presenterà alle classi
Lei. Vivian Maier
Orecchio Acerbo Editore

Un diario. Il diario di Vivian Maier. Scritto non con la penna ma con la macchina fotografica, la sua inseparabile Rolleiflex. Sempre al collo, sempre sul cuore. Occhio speciale per ritrarre i bambini dei quali come tata si prendeva cura; le persone comuni incontrate per strada; i quartieri delle città a lei più care, New York e Chicago; i luoghi lontani meta dei suoi numerosi viaggi. E dietro ogni scatto -centocinquantamila negativi, e migliaia di pellicole non sviluppate- l’interesse per l’altro, gli altri.

Vivian Maier (1926-2009) è stata una bambinaia per necessità e soprattutto una straordinaria fotografa di strada e di viaggio.
Cinzia Ghigliano lascia che sia la macchina fotografica a raccontare la vita di Vivian, una donna solitaria, apparentemente scostante, ma che mostrava la sua formidabile umanità nel saper cogliere emozioni e tratti di vita attraverso la sua fotografia.

Il talento di Vivian è rimasto sconosciuto fino a dopo la sua morte, quando John Maloof figlio di un rigattiere decise di comprare in blocco per 380 dollari, ad un’asta, il contenuto di un box zeppo degli oggetti più disparati, espropriati per legge ad una donna che aveva smesso di pagare i canoni di affitto. E in quei grandi contenitori, insieme ad abiti, cappelli, oggetti vari, erano contenuti circa 150.000 negativi.

Dunque una donna straordinaria con un indubbio talento che per sopravvivere faceva la bambinaia. E noi ci teniamo a raccontare le storie straordinarie di chi ha avuto nulla o poca luce, fortunatamente nel tempo Vivian è divenuta conosciuta e apprezzata, grazie anche all’opera di Maloof che ha portato a conoscerla stampando i suoi negativi e facendo mostre in giro per il mondo e grazie a libri straordinari come quello di Cinzia Ghigliano che sanno coglierne la bellezza sia con il racconto sia con le parole.

Il libro Lei. Vivian Maier, di Cinzia Ghigliano ha ricevuto nel 2016 il Premio Andersen come Miglior libro fatto ad arte.
Queste le motivazioni “Per l’intensa e raffinata bellezza delle illustrazioni. Per la loro capacità evocativa che da voce al singolare lavoro di questa misconosciuta fotografa. Per l’indubbia originalità di una soluzione narrativa che ci restituisce appieno il talento di una grande illustratrice e disegnatrice di fumetti.”

Premi:
Premio Andersen 2016 Miglior Libro Fatto ad Arte
White Ravens 2016
Premio Cassa di Cento Libro Segnalato 2017

• EVENTO RISERVATO ALLE CLASSI CHE HANNO ADERITO AL PROGETTO LIBER-ANDO

Si terrà presso la Sala del Consiglio Comunale all’interno del Municipio di Albano Laziale.

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Un libro per:
•Raccontare il presente
•Raccontare la diversità
•Affrontare la questione femminile

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