Armando. Lettere ®esistenti andrà in scena martedì 13 luglio. Scritta da Rita Pelusio, Domenico Ferrari ed Enrico Messina, che ne cura anche la regia, questa storia unisce tre generazioni: il figlio Enrico, il padre Mario e il nonno Armando. Ed è vera.

Nasce dalle lettere di Mario, appena dodicenne, e suo padre Armando durante la Seconda Guerra Mondiale, nel 1944. Le ritrova Enrico, l’attore in scena, conservate in una valigia, nel 2017, settantatré anni dopo. Leggendole, un po’ alla volta, Enrico ricostruisce la sua storia: la storia della sua famiglia, la storia della sua città. La nostra storia: perché in quelle lettere la storia piccola di un bambino che desidera soltanto riabbracciare suo padre, s’intreccia con la grande e dolorosa storia del nostro Paese. Armando Vezzelli era un maestro di scuola elementare; un intellettuale che durante la guerra scelse di ribellarsi alla dittatura e di organizzare la Resistenza nella sua città, Genova. Per questo andrà incontro all’arresto, alla deportazione e alla morte nel campo di sterminio di Mauthausen.

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